L’Azienda è situata nell’antica Tenuta del Castello di Tordimonte, pochi chilometri a sud di Orvieto.

Il castello, chiamato anche Castel del Monte o Torre di Monte come figura in mappa Patrimonium S. Petri nella Galleria delle Carte Geografiche presente nei Musei Vaticani, è attestato su un promontorio sopra la valle del fiume Paglia in prossimità della confluenza con il fiume Tevere, circondato da ripide pendici boscose di lecci.

Le prime notizie del complesso fortificato risalgono al XIII secolo. Agli inizi del Novecento il conte Angelo Brazzetti, rilevandolo, dette avvio ad un grande programma di valorizzazione della proprietà: incaricò l’architetto Ugo Tarchi del restauro del Castello e configurò la Tenuta come azienda agricola all’avanguardia, dotata delle tecnologie più moderne e delle migliori maestranze del tempo.
Ancora oggi gli eredi lo abitano.

Oggi, parte dell'antica Tenuta, è un'azienda con attività specializzate nel settore agricolo e dell'allevamento

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Le prime notizie del complesso risalgono agli inizi del XIII secolo allorché i Conti di Montemarte nel 1201 lo cedettero a Monaldo di Pietro Monaldeschi, di nobile famiglia orvietana. Nel 1248 passò di proprietà, insieme alla vicina Rocca Sberna, al console romano e podestà di Orvieto Jacomo Petri Octaviani. Per la sua importanza strategica nel 1346 Castel del Monte, venne completamente ristrutturato. Importanza confermata dalla presenza del manufatto nella cinquecentesca rappresentazione cartografica Patrimonium S. Petri della Galleria delle Carte Geografiche nei Musei Vaticani.

Trasformato in residenza, nel 1877 pervenne successivamente in proprietà ad un ramo orvietano della famiglia senese Piccolomini Clementini come casa di villeggiatura e nei primi anni del Novecento fu venduto con la tenuta al conte Angelo Brazzetti.

Il nuovo proprietario diede avvio ad un grande programma di valorizzazione della tenuta. Affidò l’incarico del restauro del castello all’architetto fiorentino Ugo Tarchi, uno dei più importanti restauratori e studiosi della prima parte del secolo scorso, la cui opera è testimoniata da importanti realizzazioni in Umbria e in Italia.

'Ho reimpiantato i vigneti specializzando gli impianti e le varietà seguendo sempre la tradizione dei vecchi vitigni'

MARIA ISABELLA VITTORI
propietaria dell’azienda

Sono subentrata quando il sistema di conduzione dell’azienda era una parte a “conto diretto“, con i salariati (seminativi, vigneti, oliveti, ecc.) e una parte ancora a Mezzadria con i “poderi”. Le vecchie famiglie di contadini programmavano le colture per ottenere prodotti destinati sia all’uso proprio che alla vendita (i raccolti della trebbiatura, le olive, l’uva, ecc.) che all’allevamento del bestiame (vitelli, maiali e animali da cortile).

Ho adeguato la mia Azienda alle politiche agricole con l’istituzione della PAC razionalizzando e specializzando alcuni settori. Ho aderito al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Umbria in conformità alla Comunità Europea con il metodo dell’Agricoltura Integrata seguendo i Disciplinari per la riduzione dell’impiego di prodotti chimici concimi e fitofarmaci dannosi per l’ambiente con l’obiettivo di preservare la biodiversità. Tali scelte coinvolgono l’intera azienda in tutte le sue produzioni e attività.

Ci troviamo in zona definita e delimitata per la produzione del vino “Orvieto Classico”

I vigneti si estendono sulla parte collinare dell'azienda in terreni ben esposti al sole e ventilati.

Le varietà dei vitigni seguono il Disciplinare del Consorzio di Tutela dei vini DOC di Orvieto.

L'uva viene conferita alla cantina CARDÈTO di cui l'azienda è Socia: cantina fondata nel 1949, rinnovata interamente tra il 1990 e il 2004, ora è in fase di grande crescita.

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